Durante le celebrazioni di piazza del 16 luglio in onore della Madonna bruna, era stato il cardinale Crescenzio Sepe a criticare i ritardi nei lavori di restauro dello storico campanile della chiesa del Carmine.
Ritardi che hanno impedito per cinque anni lo svolgimento del tradizionale incendio del campanile.
Dopo neanche un mese dalla critica dell’arcivescovo di Napoli, è cominciato lo smontaggio delle impalcature che circondano la struttura, altra 75 metri. Il prossimo anno, salvo imprevisti, l’incendio del campanile in concomitanza con la festa della Madonna del Carmine, nella sera del 15 luglio, dovrebbe essere rinnovato.
Una festa alla quale partecipano tanti napoletani. Nell’autunno del 2014, a seguito delle forti piogge che si abbatterono sulla città, alcuni pezzi di ferro crollarono dalla cima finendo davanti all’ingresso della basilica.
Da quel giorno per motivi di sicurezza, il Campanile fu circondato da impalcature e reti di protezione. In otto secoli dalla sua fondazione non è il primo restauro a cui va incontro.