Trentacinque giorni di spettacoli, aperti da un concerto di Franco Battiato in Piazza del Plebisicito il 5 giugno che apre un cartellone con 80 eventi di teatro, musica, danza, cinema, letteratura, fino al 10 luglio. É l’edizione del decennale del Napoli Teatro Festival, presieduto da Luigi Grispello, che porta al Teatro di Corte di Palazzo Reale e in altri luoghi del capoluogo, ma anche nelle altre quattro province della Campania, una lunga serie di prime assolute, con i protagonisti della scena internazionale. In primo piano Jean Fabre, Angelica Lidell e Dimistris Papaioannu, ma anche del meglio del teatro italiano, con nomi come Roberto Andò, Luca Barbareschi, Alessandro Preziosi, Cristina Comencini, Fabrizio Gifuni, Enzo Moscato, Luca Zingaretti, Roberto Herlitzka, Andrea Renzi. Tutto a un popolarissimo prezzo di 8 euro a biglietto che diventano 5 per gli under 30. “Un programma straordinario – spiega Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania che ha finanziato con quattro milioni di fondi europei il progetto – con 80 eventi teatro, cinema letteratura, musica. É un’offerta culturale forte ma anche una risposta a migliaia di operatori che vivono di cultura e teatro, oltre ad essere un modo per aiutare il governo comunità e allontanare i giovani da fenomeni negativi e portarli su terreno positivo. Quest’anno abbiamo anche la bella idea del direttore artistico Ruggero Cappuccio di valorizzare storie e radici culturali delle città della Campania, pensando a valorizzare la spiritualità a Benevento, collegandolo a Pietrelcina, l’Irpinia con l’elemento della terra, Salerno con il mare, Caserta con l’aria e lo spazio”.
Il progetto non prevede solo spettacoli ma anche dei laboratori teatrali triennali che vedranno arrivare a Napoli mostri sacri del teatro mondiale come Peter Brook, Eimuntas Nekrosius e Tomislav Janezic che condivideranno la loro arte con i giovani artisti della Regione. Per la musica, oltre al concerto di Battiato, anche Peppe Servillo, protagonista tra gli di concerti con il Berliner Ensemble, Solis String Quartet, Orchestra Piazza Vittorio.
“Napoli – sottolinea Ruggero Cappuccio, alla sua prima edizione da direttore – è la terra di Vico, di Croce, di Caccioppoli, di Roberto De Simone. Non esiste altro luogo al mondo in cui autori di altissimo livello sono stati anche indimenticabili attori, come Viviani, Eduardo, Petito. È il Teatro che contiene i teatri. La decima edizione del Festival sarà un viaggio intorno alle culture teatrali di Napoli, dell’Italia e del mondo, una ricerca della necessità di consapevolezza che presiede all’arte della scena. Per approfondire quanto il valore del sapere antico trovi la sua più affascinante gemmazione nella instancabile capacità di rinnovamento e di rinascita”.