A 70 giorni dall’inizio della crisi sanitaria, primo bilancio del Credito Cooperativo sulle moratorie deliberate e operative e sui prestiti garantiti secondo il decreto Liquidità. La sospensione dei debiti contratti fino allo scoppio del contagio è una delle misure di alleggerimento di famiglie, imprese e lavoratori autonomi avviatesi più tempestivamente. Sono oltre 262 mila le pratiche di moratoria deliberate in Italia dalle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen e già operative per un importo complessivo di circa 31,3 miliardi di euro, quasi un quinto del totale dei crediti erogati dal settore del Credito Cooperativo. Sul versante della indispensabile iniezione di liquidità all’economia, le 250 BCC italiane – organizzate nei due Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea e Cassa Centrale Banca e, in Alto Adige, attorno alla Federazione Raiffeisen – hanno complessivamente trasmesso al Fondo di Garanzia delle PMI 66.363 richieste di garanzia a valere sulle misure del Decreto Liquidità n.23/2020 (dato al 27 maggio). Si tratta di oltre il 16% del totale delle pratiche inviate al Fondo, secondo dati forniti dal Medio Credito Centrale. L’importo complessivo dei finanziamenti erogati dal Credito Cooperativo e assistiti dalle garanzie statali supera i 2 miliardi 183 milioni di euro, l’11,4% del totale dei prestiti erogati. Delle complessive 66.363 richieste, ben 61.973 riguardano pratiche relative ai prestiti fino a 25 mila euro per un importo complessivo superiore ad 1 miliardo e 275 milioni di euro. Il Credito Cooperativo rappresenta, su questa misura, il 16,58% del totale delle pratiche trasmesse e il 16,52% del totale degli importi erogati. Il grande impegno di chi amministra, dirige e lavora nelle banche mutualistiche di comunità, nelle loro Capogruppo e nelle loro Federazioni sta consentendo di utilizzare tutte le misure previste dal Governo per mitigare l’impatto dell’emergenza Covid sul sistema economico e sulle famiglie in modo da assicurare sia la sospensione degli impegni di rimborso dei crediti in essere fino all’inizio di marzo sia l’apertura di nuovi flussi finanziari a famiglie, professionisti e piccole e medie imprese. Il ritmo delle erogazioni potrà ulteriormente accentuarsi con l’introduzione dell’autocertificazione da parte del richiedente il prestito introdotto alla Camera dei Deputati nell’iter di conversione del DL Liquidità (approvato ieri a Montecitorio e ora a Palazzo Madama dove concluderà il proprio percorso entro l’8 giugno). Sin dallo scoppio dell’emergenza, le BCC e le Casse Rurali hanno continuato ad assicurare ai territori di cui sono espressione i servizi bancari – considerati dalle Autorità fin dall’inizio dello stato d’emergenza un “servizio pubblico essenziale” – attuando le misure a tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici (indirettamente delle loro famiglie, dei soci, dei clienti e delle comunità) previsti dai Protocolli condivisi per la sicurezza nei luoghi di lavoro sottoscritti il 24 marzo e il 7 maggio con i sindacati. La Cassa Mutua Nazionale delle BCC ha anche disegnato e messo rapidamente a disposizione un pacchetto innovativo di misure per i dipendenti delle BCC che dovessero contrarre il Covid 19 (diaria di convalescenza, anche in assenza di ricovero ospedaliero e per più persone dello stesso nucleo familiare, indennità di convalescenza post-ricovero sia in terapie intensive che sub-intensive e un rimborso spese per supporto psicoterapico).
“Continuiamo nella nostra incessante attività di sostegno del territorio – ha dichiarato il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Amedeo Manzo – anche attraverso e soprattutto nei momenti difficili come questo in tema di Covid-19. Stiamo sostenendo con energia sia le piccolissime, sia le piccole che le medie imprese per traghettare i nostri imprenditori nella fase 2 e 3 post Covid-19. Dobbiamo investire nelle nostre imprese per consentire la Campania di alimentare la ripresa sia economica che occupazionale”.