Si aggrava sempre più il bilancio delle morti bianche, ieri l’ultima tragica vicenda. Si chiamava Stefano Alborino la 13esima vittima su lavoro in Campania da inizio anno. Un operaio edile di 47 anni che nel primo pomeriggio, mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione della facciata di un edificio in una corte privata, è precitato dal terzo piano. Inutile per lui l’arrivo dei soccorsi, il 47enne è morto poco dopo l’arrivo in ospedale.
La vicenda si è verificata in un palazzo di quattro piani in via padre Mario Vergara civico 183 di fronte alla sede dell’Asl Na2. Sarebbero ancora da chiarire le cause per cui l’operaio ha perso l’equilibrio ed è precipitato nel vuoto. A lavoro per far chiarezza su quanto accaduto i militari dell’arma dei carabinieri che ieri sono intervenuti sul posto. L’uomo, che aveva festeggiato il compleanno proprio il giorno precedente al tragico evento, lascia una moglie e due figli
Giornata di sangue, quella appena trascorsa, in Italia. Stefano Alborino è stata una delle tre vittime sul lavoro morte ieri nel nostro paese. Drammatici eventi si sono verificati anche in Veneto e Lazio: a Brendola (Vicenza), in un’azienda leader in alcuni segmenti di mercato nel settore dei cavi per applicazioni speciali ha perso la vita Raffaele Galano, un 58enne residente a Vicenza, originario della Campania, capoturno esperto, è stato risucchiato da un macchinario in movimento e in provincia di Frosinone dove è morto folgorato un 47enne che stava stava lavorando in un impianto fotovoltaico di Paliano.