Dopo 73 anni cambia il volto dell’ex Base Nato di Bagnoli a Napoli. Questa mattina è stato dato il via ai lavori di restyling dell’ingresso dell’area nata nel 1939 come “Collegio Costanzo Ciano” e divenuta nel 1952 sede del “Joint Force Command Naples”, fino al 2013. L’intero complesso, di proprietà della Fondazione Campania Welfare, ha assunto il nome di “Parco San Laise” come dalla collina dove sorge, e questa sarà la scritta che campeggerà sulle volte dell’ingresso. Un intervento atteso che consentirà all’intera area di aprirsi ancor più alla città e di presentarsi con un volto diverso rispetto a quello che fino a oggi ha caratterizzato una base militare. All’iniziativa hanno preso parte il presidente della Fondazione Campania Welfare, Antonio Marciano e l’architetto Chiara Acampora, progettista e direttrice dei lavori.
“GRANDE VALORE SIMBOLICO”
“Questo è un passo dal grande significato e fortemente simbolico – ha detto Marciano -. Fare un’operazione di restyling significa ridare vita al parco e farlo in questo momento ci farà trasformare il biglietto da visita d’ingresso da zona militare, a un luogo sempre più aperto e accessibile. Luogo d’incontro, di cultura, di aziende creative, di aziende ad alto contenuto tecnologico, di associazioni, un inno alla pace in un tempo in cui l’unico strumento regolatore dei rapporti tra i popoli sembrano solo le guerre e i conflitti. Quindi cambiamo pelle alla porta d’ingresso, ne manteniamo la memoria, ma diamo una prospettiva diversa al Parco disegnando il suo futuro”.
“FAR PERCEPIRE IL CAMBIAMENTO”
“L’obiettivo è far percepire il cambiamento – aggiunte Chiara Acampora -. Quello che è già in atto ma che, nonostante ci sia stato già un riutilizzo di un’area demilitarizzata, non si percepisce ancora. Questo intervento vuole mettere in rilievo questa riapertura di uno spazio che può manifestare la sua attrattiva sociale. L’abbiamo concepito senza la demolizione dell’edificio e delle coperture in ferro esistenti, per venire incontro a un sistema più attento al recupero dei materiali. E concepito con una enorme installazione collocata per mostrare il nome stesso di questo parco”.
I lavori dureranno 180 giorni e l’investimento complessivo è di poco superiore ai 120mila euro. Hanno idealmente tagliato il nastro dell’apertura del cantiere anche i conduttori delle associazioni e delle aziende presenti nel parco, nonché gli uffici e i componenti della governance della Fondazione.