“8 punti per l’8 marzo” è il tema dell’interessante confronto promosso dal comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio, che si è tenuto nella sala giunta dell’ente camerale, presieduto da Ciro Fiola. “La Camera di Commercio attraverso il suo Comitato per l’imprenditoria femminile – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola -, dimostra l’attenzione e la disponibilità a sostenere in maniera concreta le imprenditrici nel percorso di creazione dell’impresa o di valorizzazione della stessa. Negli otto punti presentati ce ne sono alcuni già immediatamente attuabili e finanziabili. Abbiamo in mente anche di creare bandi specifici, in linea con l’impegno già dimostrato dall’Ente in questi ultimi anni. Pensiamo a un fondo per l’imprenditoria femminile, ma anche al tema fondamentale della formazione, necessario per consentire alle imprenditrici di affrontare con sempre maggiore competenza il mercato”. La presidente del comitato, Stefania Brancaccio ha coordinato i lavori insieme con la vicepresidente dell’Ente, Liliana Langella, che ha anche introdotto le relazioni. Il manifesto 8.0 è stato descritto da alcune delle componenti del Cominato e illustrato a Teresa Armato (assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli), Armida Filippelli aAssessore alla Formazione Professionale della Regione Campania) e Bruna Fiola (Presidente della VI Commissione del Consiglio Regionale della Campania). Sui temi sono intervenute Ermelinda Del Giudice (Aicast), Valentina Capuano (Consigliera Camerale), Valentina Stinga (Coldiretti) e Michela Palmieri (Upalac). “Oggi abbiamo aperto un tavolo di confronto molto importante, di ascolto e di proposta – ha spiegato Stefania Brancaccio -. Le assessore Teresa Armato ed Armida Filippelli, la presidente di commissione Bruna Fiola, ci hanno assicurato che ci sosterranno, come donne e nel loro ruolo istituzionale. Hanno trovato molto interessante questa maniera nuova di festeggiare l’8 marzo, propositiva e non solo con le mimose e con le promesse”. Questi gli otto punti presentati: *Fondo per l’imprenditoria femminile Il Fondo a sostegno dell’impresa femminile è stato istituito al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese. Gli incentivi sono rivolti al tutte le imprese femminili sia in essere che startup Il massimale previsto è 400.00 € con un 50% a fondo perduto e un 50% a tasso zero Il Comitato si occuperà di dare massima diffusione della notizia e di supportare tutte le donne imprenditrici interessate ad accedere al fondo *Finanza agevolata Esistono altri strumenti di finanza agevolata per l’avvio di un’impresa, quali Resto Al Sud che prevede finanziamenti fino a 200.000 € con 50% a tasso zero e 50% a fondo perduto e Selfiemployment, in quest’ultimo caso per le donne non vi è limite d’età. Il Comitato si occuperà di dare massima diffusione della notizia e di supportare tutte le donne future imprenditrici interessate ad accedere ai finanziamenti. *Formazione La formazione è un’arma fondamentale per le imprenditrici per poter essere pronte ad affrontare le nuove sfide che il mercato impone ed è di vitale importanza per la sopravvivenza stessa delle aziende che le titolari siano in grado di accedere a corsi di formazione che siano gratuiti e personalizzabili in base alle esigenze dell’imprenditrice. *Scuola La formazione deve iniziare dalle scuole ed educare le giovani donne alla possibilità di diventare loro stesse imprenditrici e protagoniste del loro futuro. Le testimonianze di imprenditrici di successo e il supporto di consulenti che spiegano come acceder ai fondi a loro dedicati sono degli strumenti e delle azioni da mettere in campo subito nelle scuole superiori, per dare nuova ninfa vitale al reparto dell’imprenditoria femminile. *Cultura d’impresa L’obiettivo è quello di ridurre il lavoro in nero e trasmettere alle giovani donne la cultura d’impresa e delle possibilità di accesso al credito, cercando di eliminare tutti gli stereotipi di genere radicati nella nostra società. *PNRR e NextGenerationEU I focus principali sono del PNRR e del NextGenerationEU sono l’innovazione e l’ecosostenibilità, per questo motivo bisogna analizzare il forte gap tra imprese femminili e quelle maschili che riguarda il settore dell’intelligenza artificiale e vi è quindi la necessità di investire maggiormente nella formazione delle bambine e delle ragazze nelle materie STEM, digitale e finanza, affinchè le donne non siano escluse dai lavori del futuro ma che siano invece il motore propulsivo della nostra economia. *Welfare Le imprenditrici sono molto spesso anche madri e caregiver e quindi diviene indispensabile pensare a strumenti che permettano di conciliare a meglio lavoro e famiglia. L’assegno unico universale è stato un primo passo verso questa direzione ma la strada è ancora lunga da percorrere, bisogna pensare a una maggiorazione dei congedi straordinari per le imprenditrici con figli minorenni e a dei bonus economici per coloro che hanno familiari a carico con disabilità. Infine andrebbe dato maggiore spazio alla salute mentale, istituendo uno psicologo di base così come esiste il medico di famiglia. *Attestati Per svolgere le attività imprenditoriali molte volte vengono richiesti attestati che sono conseguibili solo con corsi a pagamento e in alcuni casi hanno valore solo nei confini regionali. Il Comitato richiede di rendere il più possibile accessibili i corsi per ottenere gli attesti abilitativi e soprattutto di eliminare le barriere regionali, che ormai sono obsolete e anacronistiche. Il Comitato per l’imprenditoria femminile è così composto: Stefania Brancaccio (presidente); Ermelinda Del Giudie (Aicast); Silvana De Dominicis (ASSPIM); Tiziana Vocca (Casartigiani); Girolama Imperatore (Assimprese Italia); Teresa Guarino (Confartigianato); Giuseppina Colosimo (Agci); Assunta Santopaolo (Cidec); Michela Palmieri (Upalac); Iris Savastano (Fla); Giuseppina Liberti (Acai); Benigna Sorrentino (Confagricoltura); Vera Buonomo (Uil); Cinzia Massa (Cgil); Valentina Stinga (Coldiretti); Stefania Brancaccio (Apa); Mariafelicia Comberati (Cisl); Gloriana Romanzi (Siva). consigliere della CCIAA: Valentina Capuano, Paola Ciaramella, Alessandra Di Martino, Liliana Langella, Consiglia Miggione, Alfonsa Papa, Maria Rosaria Romano, Felicetta Stanco.