Dopo 18 anni la Regione Campania vara la legge sull’editoria. Obiettivo della normativa, approvata dal consiglio regionale e firmata dal presidente Vincenzo De luca poche ore fa, punta a contrastare la precarietà nel settore, favorendo la stabilizzazione dei giornalisti professionisti, e a regolamentare la figura degli uffici stampa istituzionali. Alla firma della legge erano presenti il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli ed il presidente del Corecom, Domenico Falco.
La legge regionale ed il relativo fondo vengono finanziati con 500 mila euro per l’anno in corso ed 1 milione per ciascuno degli anni 2019 e 2020.
“Una legge trasparente, che tutela la libertà di stampa e offre opportunità di lavoro per decine di professionisti”. A una settimana dalla sua approvazione in Consiglio regionale, il governatore Vincenzo De Luca presenta cosi’ la legge regionale sull’editoria appena varata. La misura – attesa da 18 anni – punta a dare piena applicazione alla legge nazionale 150/2000 che regolamenta gli uffici stampa negli enti pubblici e disciplina gli interventi regionali a sostegno del sistema informativo locale con un finanziamento da 2,5 milioni di euro per il prossimo biennio. “E’ stato fatto un bel lavoro, d’intesa con le organizzazioni di categoria – esordisce De Luca – nel raccogliere le esigenze del mondo dell’informazione. Abbiamo introdotto un elemento di tutela per i giornalisti professionisti: la legge, infatti prevede che la Regione, le istituzioni, gli enti collegati, debbano dare vita a centri d’informazione nei quali impegnare giornalisti professionisti per la comunicazione istituzionale, informare i cittadini dei servizi di cui possono godere, e raccogliere reclami. E favoriamo la stabilizzazione di decine di giornalisti che si trovano in una situazione di precarietà e di debolezza nei confronti degli editori inserendo elementi di tutela e favorendo chi si impegna a garantire il lavoro”. “E’ evidente – ha concluso De Luca annunciando l’intenzione di intervenire anche a sostegno dell’editoria in difficoltà – che si tratta solo di un punto di partenza. Ora di concerto con la categoria passeremo al regolamento d’attuazione e staremo col fiato sul collo degli enti perché diano piena applicazione alla legge”. Soddisfatti i rappresentanti di categoria: “Un risultato importante che attendevamo da diciotto anni – sottolinea il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli – che mette ordine negli uffici stampa pubblici e offre un sostegno economico in un momento difficile per il mondo dell’informazione”. Parla di legge rivoluzionaria il presidente del Corecom Mimmo Falco che invoca un cambio di mentalità per eliminare “gli editori straccioni”: “Questa legge deve essere un punto di partenza – sottolinea Falco – e non di arrivo. Come Corecom saremo al fianco della giunta per arrivare nel giro di un mese al regolamento d’attuazione per essere alla pari con le altre regioni italiane”. Si’ alla legge anche dal sindacato dei giornalisti: “Ha funzionato il lavorato di squadra – riconosce Laura Viggiano del Sugc – ora attendiamo il testo definitivo emendato e che si vada avanti istituendo un tavolo comune anche per la stesura del regolamento d’attuazione”.