È di 35 feriti il bilancio dei festeggiamenti per il Capodanno tra Napoli e provincia, numero in calo rispetto allo scorso anno quando il bilancio fu di 46 persone.
Il più piccolo ha 8 anni, ferito alla mano destra per lo scoppio di un petardo.
Un 23enne invece ha perso due dita della mano destra mentre un 27enne di Castel Volturno, in provincia di Caserta, rischia di perdere l’occhio destro.
Nel conto dei feriti della notte di San Silvestro, a Napoli, ci sono anche due persone ferite da colpi d’arma da fuoco.
Un ragazzino di 12 anni è stato colpito da una pallottola vagante mentre era affacciato al balcone, poco prima della mezzanotte, a San Giovanni a Teduccio. Colpito alla gamba in maniera non grave, è stato prima portato al Loreto Mare e poi al Santobono.
L’episodio pare sia da attribuirsi ad una stesa di camorra. Il padre infatti ha riferito agli investigatori di aver notato, poco prima del ferimento del bimbo, due scooter con a bordo due persone che stavano esplodendo numerosi colpi di arma da fuoco.
Una pallottola vagante spiega poi il ferimento in via Carbonara di un 51enne che era alla guida della sua auto nel pomeriggio del 31 dicembre.
Se il numero di feriti per i botti di Capodanno è in calo, a preoccupare è un altro fenomeno: i casi di coma etilico che hanno visto protagonisti giovani sotto i venti anni. Un fenomeno in aumento, visto che sono stati centotre i casi di coma etilico negli ospedali napoletani, e che colpisce proprio per la giovane età dei ragazzi coinvolti. Molti di loro minorenni. Solo nella notte di San Silvestro, i medici del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli hanno dovuto affrontare 20 casi.
Ascoltiamo Filomena Liccardi, medico d’emergenza del Pronto Soccorso.