Incremento record per traffico di passeggeri nell’aeroporto di Capodichino, il primo semestre del 2018 si chiude con numeri da capogiro per lo scalo napoletano che aggancia addirittura quello di Milano Linate. Incremento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 24,6%. Tra i due scali – secondo i dati rilevati dall’Enac, l’ente dell’aviazione civile – resta solo una piccolissima differenza (a favore di quello milanese) di cinquemila passeggeri, più o meno quanti se ne trasportano in quattro ore. Me nel semestre dei record l’aeroporto di Napoli sorpassa anche quello di Catania, con cinquantamila passeggeri in più e si attesta al sesto posto a livello nazionale. E non è più così lontano l’aeroporto “Marco Polo” di Venezia, che però può contare su due piste e su collegamenti internazionali con gli Stati Uniti e le rotte del medio oriente.
Alla base degli importanti risultati di Napoli, oltre al management e alla guida dell’Ad, Armando Brunini, anche e soprattutto l’ingresso di nuove compagnie a scapito della presenza sempre più marginale di Alitalia. Su Napoli hanno puntato fortemente Easyjet, Volotea, Transavia ma anche Turkish Airlines e Royal air Maroc e, soprattutto, Ryanair.
. Per questo l’incremento è avvenuto nella stagione «normale», quando cioè è molto minore l’impatto dei charter per le destinazioni turistiche e in arrivo per lo stesso motivo. Con questi numeri trova conferma la “promessa” che Micheal O’Leary fece nel marzo del 2017 in un albergo di Napoli quando presentò lo sbarco della sua compagnia a Capodichino di portare a Napoli nel medio periodo 1,7 milioni di passeggeri. Gran parte degli 880mila passeggeri in più tra il primo semestre 2017 e quello 2018 sono della compagnia irlandese che ha riempito Capodichino anche durante i “meno turistici” mesi invernali. Il prossimo passo potrebbe essere la fusione con Salerno, un modello che condividerebbe istanze ed esigenze e gestione di Napoli con Salerno-Pontecagano in un’ottica integrata che potrebbe essere di grande profitto.