Dopo gli istituti penitenziari di Poggioreale, Secondigliano e Sant’Angelo dei Lombardi continua il viaggio nelle carceri campane del garante dei diritti dei detenuti Samuele Ciambriello per osservare le reali condizioni dei detenuti.
Ieri Ciambriello è arrivato a Eboli e a Fuorni per visitare un istituto a custodia attenuata.
Una struttura che ospita “persone private della libertà personale” ma dove “non manca la dimensione sociale”.
Il Garante ha raccontato la sua esperienza, nel corso di una conferenza stampa mettendo in luce i numeri allarmanti delle carceri campane.
A Fuorni sono presenti 511 detenuti, rispetto a una capienza complessiva di 368 persone.
Oltre 150 persone in più rispetto a quelle normalmente consentite.
Il carcere soffre anche la mancanza di personale adeguato, rispetto alle reali esigenze.
Una carenza di personale che influisce sulle condizioni di vita dei detenuti.
Il problema del sovraffollamento delle carceri, secondo i dati divulgati dal Garante, riguarda tutta la Campania, dove le strutture “ospitano 7219 detenuti mentre la capienza di tutte le celle è di 6120 persone”.
Oltre alle questioni di sicurezza, Ciambriello ha segnalato anche problemi organizzativi che riguardano le donne in carcere. Molte di esse, a Forni, lamentano l’impossibilità di avere “un vitto dignitoso”.
Di fronte alla situazione del carcere, il Garante ha avanzato due proposte progettuali con risorse dell’ufficio del garante: l’acquisto di attrezzature ludiche per gli spazi verdi e la creazione di un’area destinata ai familiari dei detenuti.
Un altro progetto, invece, riguarda le strutture di Salerno, Fuorni ed Eboli. Esso prevede la possibilità di fornire un supporto sociale, assistenziale e giuridico ai detenuti.