Parla napoletano un’ importante ricerca che apre nuove frontiere nelle terapie per le persone affette da cardiopatie.
Uno studio che attesta il legame tra l’assenza di ormoni nel sangue e il rischio di mortalità nei pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca, pubblicato sulla prestigiosa rivista di settore European Journal of Preventive Cardiology.
A condurlo i ricercatori della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli, presieduta da Maria Triassi
Lo scompenso cardiaco rimane una malattia ad elevatissima mortalità e la ricerca potrebbe permettere di introdurre terapie sostitutive in alcuni pazienti per migliorare la progressione della malattia.
Su questa ipotesi sta lavorando il professore Antonio Cittadini, Ordinario di Medicina Interna e coordinatore del Registro Internazionale sullo scompenso cardiaco