E’ il piatto tipico del carnevale a Napoli. L’ultima grande abbuffata prima del periodo di magri della penitenza quaresimale. E’ la lasagna!
Ogni famiglia, così come accade per la pastiera, ha la sua ricetta, il suo segreto, che la rende la migliore di tutte.
La storia narra che la prima lasagna sia apparsa sulle tavole dei partenopei nel periodo del Regno delle due Sicilie, alla fine del 1700, quando i monzù, i cuochi in servizio presso la corte Borbonica, prepararono per uno dei tanti banchetti reali un piatto ricco di ogni ben di Dio realizzato con una pasta sottile fatta in casa, carne sugo, formaggio e ricotta.
La storia ci racconta che re Ferdinando II, l’ultimo re delle due Sicilie, prima dell’Unità d’Italia, era affettuosamente chiamato “re Lasagna” per la sua smisurata passione per questo piatto.
Fondamentale per ottenere un buon piatto il ragù preparato esclusivamente con carne di maiale, tracchiolelle (spuntature ) e cervellatine (tipiche salsicce napoletane più sottili delle normali salsicce).
Lo Chef Rosario Izzo di Napoli1820 locale che affonda la sua storia nella tradizione borbonica ci raccomnta la sua ricetta.
Ma col tempo le tradizioni lasciano spaizo alle innovazioni o in qualche caso alle esigenze di offrire ai clienti una cucina variegata e nuova. Ed ecco che a Volla Salvatore Susta di Sustable viene incontro alle esigenze dei vegani con una lasagna leggera a base di verdure.