Ad ucciderla non sarebbero state le conseguenze di un incidente stradale, peraltro avvenuto quasi un mese prima del decesso, ma le botte sferrate dal compagno durante il lockdown. Al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i carabinieri di Casavatore (Napoli) hanno arrestato, con l’accusa di omicidio preterintenzionale, un uomo di 47 anni, compagno di Lucia Caiazza, la 52enne deceduta nell’ospedale di Frattamaggiore (Napoli), il 14 maggio 2020, dov’era giunta due giorni prima in preda a forti dolori all’addome. Inizialmente il decesso venne messo in relazione a un incidente stradale, avvenuto l’11 aprile, mentre era in auto con la sorella.
Il medico di base al quale la donna (che non denunciò mai le violenze) si era rivolta a causa dei dolori sospettò che si trattasse di calcoli renali, invece, anche alla luce dell’esame autoptico, è emerso che il decesso è riconducibile alla lacerazione traumatica della milza. Per gli inquirenti a provocare quel trauma sarebbero stati i calci sferrati dal compagno 47enne. La dinamica dei fatti è stata ricostruita dagli investigatori attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche e anche attraverso le dichiarazioni persone informate sui fatti.