Catello Maresca, fiscalità agevolata torni a essere vantaggio per tutti e non solo per i furbi

Lo ha detto a Ischia il sostituto procuratore presso Tribunale di Napoli intervenendo alla tavola rotonda promossa dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli

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ISCHIA – “La fiscalità, soprattutto quella agevolata, deve ritornare a essere considerata un vantaggio non un pericolo per chi vi accede o addirittura una furberia per chi riesce a trovare il canale giusto. Deve esserci un equilibrio e quindi un’eguaglianza. Occorre consentire l’accesso a tutti coloro che ne hanno i requisiti e le capacità. In questo modo tutto il sistema può ritornare a ricevere anche un riconoscimento di visibilità, legalità, rispetto delle regole, perché bisogna soprattutto ridare fiducia a un ambiente che, anche le ultime vicende che arrivano da Roma, contribuiscono a indicare come oscuro e dai toni foschi. Questo non deve essere più possibile in uno Stato che si prefigge di mettere al centro il rispetto delle regole”. Lo ha detto oggi Catello Maresca, sostituto procuratore presso Tribunale di Napoli intervenendo alla tavola rotonda “Le agevolazioni fiscali e i finanziamenti agevolati a sostegno delle imprese del territorio” promossa dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Vincenzo Moretta, al centro congressi dell’Hotel Regina Isabella di Ischia.

“Le imprese hanno l’obbligo di puntare all’innovazione come un’opportunità – ha sottolineato Moretta – per aumentare il fatturato e combattere la concorrenza d’oltreoceano. E’ possibile attuare anche la valorizzare di marchi storici pianificando l’internazionalizzazione di prodotti e servizi con l’ausilio dei commercialisti sia dal punto di vista legislativo sia nella fase di strategia aziendale”.

Mario Cavallaro, presidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia tributaria ha posto l’attenzione sul ruolo svolto dalla giustizia tributaria soprattutto nella tempestività delle risposte  che deve dare all’imprenditore attraverso una maggiore efficienza ed efficacia, in particolare quando c’è un conflitto con lo Stato e con gli altri Enti impositori”.

“Oggi la presenza fisica per un istituto di credito è fondamentale perché c’è ancora bisogno di consulenza guardando al panorama di imprese medio piccole. Non tutto può essere sostituito dalla logica tecnologica – ha evidenziato  Felice Delle Femmine, direttore generale della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco – quindi il nostro obiettivo è di essere molto più vicino alle piccole e media aziende. Stiamo per lanciare un centro imprese sul territorio che possa intercettare e soddisfare i bisogni delle pmi. In più abbiamo adottato una serie di misure per sostenere, mitigando anche il rischio, quelli che sono i progetti di innovazione e di investimento delle imprese.  Il nostro piano industriale è molto ambizioso, nei tre anni prevede un’erogazione di 900 milioni di euro rivolto all’economia reale. Al 31 maggio di quest’anno abbiamo già erogato 130 milioni di euro alle aziende con focus e driver, export e soprattutto turismo rispetto al quale siamo molto inseriti”.

“Ci sono tante misure d’incentivo a favore delle imprese – ha osservato Domenico Ranieri, coordinatore degli Odcec della Campania – ma esistono molti impedimenti per effetto della burocrazia che rendono gli adempimenti sempre più complicati. Ci sono aziende che hanno ritenuto di investire e da oltre un anno e mezzo non hanno ancora ricevuto l’attestato di legalità. Questo sembra essere un aspetto grave e pesante per la nostra economia”.

Per  Salvatore Lauro, presidente Terminal Napoli “il 4.0 è un’occasione, un cambiamento culturale per le imprese. E’ necessario aprire le finestre al mondo, alla competizione e a non aver paura del cambiamento ma apprezzarlo. Occorre valutare le sinergie, perché da soli non si va da nessuna parte. Soprattutto per quanto riguarda l’open source, la possibilità di aggregare giovani e aprirsi all’esterno, sia dando in outsourcing servizi, sia portando all’interno nuove occasioni che il mercato offre affinché l’azienda possa essere competitiva e utilizzare tutti questi  meccanismi anche premiali  che il 4.0 offre. Noi abbiamo pensato che non è solo l’azienda che deve diventare 4.0 ma tutto il territorio, quindi una contaminazione e soprattutto un’ accelerazione perché il mondo è così veloce che non si può più aspettare.

Nel corso del dibattito, moderato dal giornalista Paolo Chiariello, il presidente dei commercialisti di Padova,  Dante Carolo ha rimarcato il ruolo delle Istituzioni, come le agenzie regionali sui finanziamenti agevolati. E’ importante segnalare agli imprenditori le agevolazioni che il fisco ha messo a disposizione nell’ambito dell’impresa 4.0 auspicando che il nuovo Governo possa prorogare il provvedimento”.

All’incontro sono intervenuti anche Ilaria Grimaldi, giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Napoli, Concetta Riccio e Liliana Speranza, consiglieri delegati dell’Odcec di Napoli, Claudio Turi, commissione di studi imposte dirette e indirette di Napoli.