Il racket delle estorsioni o semplicemente un’intimidazione ai danni di qualcuno? Non sono ancora chiare le motivazioni dell’episodio criminale che ha visto nel mirino delle pistole di ignoti uno stabile in via Cavalleggeri d’Aosta, quartiere popolare nella zona occidentale della città. Sabato notte, intorno alle 3, numerosi colpi, probabilmente di kalashnikov, sono stati esplosi contro un palazzo e un centro estetico che ha le vetrine sulla strada.
Secondo gli agenti di Polizia che indagano sull’episodio, nel mirino del commando non ci sarebbe stata però l’attività commerciale, gestita da persone del tutto estranee a vicende criminali. Si sospetta invece che il raid sia stato un atto intimidatorio nei confronti di una famiglia del luogo che risulterebbe ad un clan camorristico.
Sempre a Cavalleggeri, alle 7.30, altri colpi di pistola sono stati esplosi contro diverse autovetture in sosta in via Crispo, vicino al palazzo al centro del raid della notte. I poliziotti hanno eseguito i rilievi e i bossoli repertati sono dello stesso calibro di quelli trovati in precedenza a Cavalleggeri d’Aosta.
Uno scenario che rilancia il clima di terrore che si respira tra i quartieri della città. Risale infatti a tre giorni fa la notizia di una bomba carta fatta esplodere nelle prime ore della sera proprio in via Cavalleggeri d’Aosta.