Ciro Carbone, il concerto per Mosca diventa una clip per il web e la tv

Carbone, che da anni promuove in Italia e all’estero la canzone classica napoletana, con suoi arrangiamenti che fanno vibrare le note più profonde delle melodie napoletane, aveva preparato l’esibizione, che oggi ha riassunto in un videoconcert

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Il concerto lo avrebbe dovuto tenere a maggio, a Mosca, ma a causa del Covid non se n’è fatto più nulla. L’Istituto Italiano di Cultura della capitale russa aveva chiesto a Ciro Carbone, virtuoso chitarrista napoletano, di esibirsi per gli ospiti di una serata attesa. Carbone, che da anni promuove in Italia e all’estero la canzone classica napoletana, con suoi arrangiamenti che fanno vibrare le note più profonde delle melodie napoletane, aveva preparato l’esibizione, che oggi ha riassunto in un videoconcerto.
Con loro un’intensa attività concertistica che lo porta ad esibirsi in diverse manifestazioni musicali. Tra queste ricordiamo: il “Festival di Nantes”, all’Istituto Italiano di cultura di Parigi, il “Festival en Beaujolais” all’Università di Lione, all’Water Club di New York, all’Ambasciata Italiana ad Algeri, a Bengasi, ad Hammamet, a Tunisi, al Palazzo della Letteratura di Monaco di Baviera.
Nel 2005 in occasione del bicentenario della Liberazione della Repubblica Bolivariana del Venezuela una serie di concerti in Italia con la partecipazione del maestro Alirio Diaz.
L’anno seguente il Teatro “Maria Rodriguez” di Cumana (Venezuela) lo vede ospite del Festival de Guitarra “Antonio Lauro”, con un concerto con l’orchestra sinfonica “Sucre” diretta dal maestro Angelo Pagliuca.
Altre tappe della sua fortunata carriera il concerto al Festival della chitarra “Città di Fiuggi”, all’IGF di Bath, al Festival “Andres Segovia” di Madrid, al Festival della chitarra “Città di Cassino”, al Festival di Limonges, al “Festival del Mediterraneo” di Reggio Calabria, al “Festival della chitarra dell’Adriatico”, e infine il concerto al “Teresa Careno” di Caracas in Venezuela.
Sintesi di questo periodo artistico il prezioso lavoro discografico intitolato “Los Caujaritos”, che nasce proprio dall’incontro con il maestro Diaz.
Dopo questo periodo “venezuelano” il richiamo delle radici partenopee lo portano ad affinare le sue doti compositive con una serie di trascrizioni delle più celebri canzoni napoletane.
Nasce il cd “Torna Maggio”, lavoro discografico di grande successo premiato al Festival della Chitarra “Città di Fiuggi”, come miglior disco dell’anno, tra le rare opere italiane presenti a Linares presso il Museo della Fondazione “Andres Segovia”.
Fine conoscitore della canzone napoletana è chiamato dall’Ambasciata Italiana a Sofia, come esperto filologo, in una conferenza internazionale sulla genesi e la storia della musica napoletana. Nella stessa occasione si esibisce in un importante concerto presso il Conservatorio di Sofia.
Diplomatosi brillantemente presso il Conservatorio di musica “San Pietro a Majella” di Napoli, sotto la guida del maestro Francesco De Sanctis, Carbone incomincia la sua carriera concertistica come chitarrista solista dei “Nuovi Cantori di Napoli” diretti dal maestro Roberto De Simone. Dopo aver girato il mondo promuovendo la musica napoletana, nasce il cd “Torna Maggio”, lavoro discografico di grande successo premiato al Festival della Chitarra “Città di Fiuggi”, come miglior disco dell’anno, tra le rare opere italiane presenti a Linares presso il Museo della Fondazione “Andres Segovia”. Fine conoscitore della canzone napoletana è chiamato dall’Ambasciata Italiana a Sofia, come esperto filologo, in una conferenza internazionale sulla genesi e la storia della musica napoletana. Nella stessa occasione si esibisce in un importante concerto presso il Conservatorio di Sofia.