Commercialisti, domani focus sugli effetti di invalidità delle operazioni di trasformazione

L’incontro si terrà dalle ore 15 in piazza dei Martiri con Dario Raffone, Enrico Quaranta, Maria Tuccillo, Paolo Guida, Vincenzo Moretta, Matteo de Lise, Liliana Speranza, Maria Caputo, Tonino Ragosta, Achille Coppola, Dario Mastrangelo, Francesca Tummolillo, Alessandro Pais

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NAPOLI – “Il processo di trasformazione è uno degli argomenti di maggiore attualità per i professionisti. Oggi le motivazioni che inducono ad attuare una trasformazione sono molteplici: si pensi alle strategie di ampliamento dimensionale e all’attuazione di programmi d’investimento che possono richiedere un adeguamento della struttura giuridico-societaria per ottenere migliori condizioni di accesso ai canali di finanziamento, o ancora ad una modifica del profilo di rischio imprenditoriale. Altri casi possono invece essere dettati da precise disposizioni di legge”.

Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presentando il focus “Gli effetti di invalidità delle operazioni di trasformazione”, in programma domani, giovedì 4 Aprile alle ore 15, presso la sede dell’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli (piazza dei Martiri, 30).

“Dal momento in cui si completa il procedimento di trasformazione, diverso a seconda del tipo di società che l’ha deliberata, si verificano degli effetti per la società, per i soci e per i creditori. Il procedimento di trasformazione si perfeziona e produce i suoi effetti con decorrenza dal giorno in cui è stato effettuato l’ultimo degli adempimenti pubblicitari richiesti per il nuovo tipo societario”, ha evidenziato Liliana Speranza, consigliere delegato Commissione Tribunale delle Imprese.

Maria Caputo, presidente dell’Unione giovani di Napoli, ha affermato: “Ci sono vizi procedurali che portano all’invalidità della trasformazione quando non vengono osservati i presupposti o si violano gravemente le regole di procedimento, ad esempio se partecipano soggetti non ammessi o se si realizza fuori dei casi consentiti dalla legge”.

Per Tonino Ragosta, presidente Commissione Tribunale delle Imprese Odcec di Napoli, “la legge prevede espressamente una sanatoria dell’invalidità della delibera di trasformazione: una volta effettuata la sua pubblicità mediante iscrizione nel registro delle imprese, l’invalidità non può essere pronunciata. Si è inteso così salvaguardare la certezza nei confronti dei terzi. Tuttavia resta salvo il diritto al risarcimento del danno eventualmente spettante ai partecipanti alla società o ente trasformato ed ai terzi danneggiati dalla trasformazione”

Parteciperanno all’incontro Dario Raffone, presidente Sezione Tribunale delle Imprese del Tribunale di Napoli; Matteo de Lise, consigliere dell’Ordine di Napoli e Componente di Giunta dell’Ugdcec. Tra i relatori: Enrico Quaranta e Maria Tuccillo, magistrati Tribunale di Napoli Sezione Specializzata Imprese; Paolo Guida, notaio in Napoli; Achille Coppola, segretario nazionale dei commercialisti; l’avvocato Dario MastrangeloFrancesca Tummolillo, vicepresidente Commissione Tribunale delle Imprese Odcec di Napoli e il dottore commercialista  Alessandro Pais.