NAPOLI – “La nuova legge sul fallimento ha dato un ruolo centrale e strategico ai consulenti e in particolare ai dottori commercialisti, perché si cerca di evitare la crisi intervenendo quando i primi segnali d’insofferenza compaiono nei bilanci aziendali. Il compito di tutti – imprenditori, magistrati e professionisti – è prepararsi al meglio in vista dell’avvio di questa riforma che verrà introdotta definitivamente a luglio del 2020 e che sarà decisiva per l’economia dell’intero Paese, perché permetterà di prevenire la crisi d’azienda e agire nei tempi necessari”.
Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, aprendo il convegno “Il nuovo codice della crisi di impresa e dell’insolvenza”, promosso in collaborazione con l’Unione dei giovani commercialisti.
“Dopo la riforma del 2006, la situazione per quanto riguarda i fallimenti è sicuramente migliorata. Però la macchina giudiziaria e burocratica è complessa – ha sottolineato Gian Piero Scoppa, presidente della sezione Fallimentare del Tribunale di Napoli – e quando si avvia non si riesce a fermare, a discapito di molti imprenditori. Quindi la scommessa di questa riforma è che si crei un clima di fiducia nei meccanismi istituzionali”.
“La nuova legge fallimentare avrà un impatto enorme su aziende, professionisti e contribuenti – ha evidenziato Immacolata Vasaturo, consigliere delegato alla commissione Crisi di impresa Odcec Napoli -. Professionisti e magistrati dovranno avere grandi competenze, ma soprattutto gli imprenditori dovranno imparare a capire l’importanza delle fasi di programmazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione perché oggi gli obblighi di segnalazione potrebbero far fallire l’azienda in meno di un anno rispetto al passato”.
Maria Caputo, presidente Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, ha spiegato: “Come giovani professionisti siamo pronti a dare un contributo. Ci sono alcuni aspetti da migliorare ma con un lavoro sinergico si potranno ottenere i risultati sperati”.
Per Ciro Esposito, presidente Commissione di studio sul diritto della crisi di impresa e dell’insolvenza Odcec Napoli, “la riforma Rordorf è finalizzata alla tempestiva emersione della crisi, e per riuscirci focalizza l’attenzione sulla centralità dell’organo di controllo”.
All’incontro sono intervenuti Antonio Blandini (professore ordinario Università degli Studi di Napoli “Federico II), Marco Pugliese (magistrato della sezione Fallimentare del Tribunale di Napoli) e Matteo De Lise (Consigliere nazionale dell’Unione dottori commercialisti).