Intercettazioni in cui si faceva esplicito riferimento alla pressione esercitata dalle forze dell’ordine circa la condotta connivente tra gli amministratori locali e i clan egemoni nel luogo. Undici provvedimenti di custodia in carcere e arresti domicilari sono stati eseguiti dal personale della Questura di Avellino su ordine emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale antimafia a carico di amministratori, vigili urbani, funzionari comunali e imprenditori e pregiudicati locali nel comune di Pago del Vallo di Lauro, già sciolto diverse volte per infiltrazioni mafiose. Tra questi l’ex sindaco Giuseppe Corcione. Una stretta connessione della precedente amministrazione con il clan Cava, operante nel Vallo di Lauro, è stata disvelata dall’inchiesta. Abuso d’ufficio, concussione, estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, i reati contestati. Ascoltiamo Il procuratore della Repubblica aggiunto, Giuseppe Borrelli.
Intervenuto il questore di Avellino Luigi Botte.
Circa i dettagli il capo della squadra mobile del capoluogo di provincia, Marcello Castello.