Sono 5 i paesi campani, uno un provincia di Avellino (Ariano Irpino) e 4 in provincia di Salerno (Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano) messi in quarantena a causa del crescente numero di tamponi positivo da Covid-19. Solo ad Ariano Irpino si tratta di circa 25mila persone che oltre a dover rispettare la quarantena obbligatoria imposta dal Governo, non possono uscire dai loro confini nemmeno per motivi urgenti o di lavoro. Il provvedimento è stato preso domenica sera dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Secondo il governatore l’aumento dai cari sarebbe attribuibile in parte al rientro in Campania di persone infette provenienti dal Nord Italia in quell’esodo della notte tra il 7 e l’8 marzo, ma anche a comportamenti ritenuti irresponsabili. Ma anche, nell’area del salernitano interessata dall’ultimo provvedimento, all’iniziativa di un predicatore che avrebbe messo in piedi un raduno al termine del quale, come in un rito tribale, avrebbero bevuto tutti dallo stesso calice.
Sulla questione l’annuncio anche della creazione di una task force sanitaria che controllerà con grande attenzione i paesi limitrofi per i prossimi 15 giorni. Per far questo è stata rinnovata la richiesta ai Prefetti di coordinare le forze dell’ordine così come, già nei giorni scorsi, è stata formulata l’ipotesi di servirsi anche dell’esercito. Proprio sul tema del controllo dei territori per evitare che le persone non rispettino le prescrizioni De Luca batte con molta energia.
Domenica i contagi in Campania sono arrivati a quota 400 in quella curva di crescita che secondo alcuni dovrebbe avere il suo culmine alla fine del mese di marzo e secondo altri potrebbe arrivare a metà aprile.