Coronavirus, controlli serrati dei carabinieri tra Napoli e provincia

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Il drone dall’alto, i militari in strada.

Si intensificano i controlli nella città di Napoli da parte dei carabinieri del comando provinciale, e dei colleghi del nucleo elicotteristi di Pontecagnano, per evitare assembramenti dei cittadini nel periodo dell’emergenza coronavirus.

Le denunce da parte della cittadinanza e le polemiche social sui rischi di tensione sociale hanno fatto si che i controlli venissero concentrati in particolare nelle zone dove operano mense per le persone bisognose.

Troppe persone in fila senza guanti e mascherine soprattutto alla mensa del centro di accoglienza “Elia Alleva”, che si trova all’interno della basilica del Santuario del Carmine Maggiore: i carabinieri sono stati costretti a garantire l’ordine regolando l’afflusso delle 700 persone in fila per un pasto con delle strisce a terra per assicurare il necessario distanziamento tra le persone.

Dal centro cittadino, ai comuni limitrofi i controlli dei carabinieri hanno portato anche a diverse denunce nei confronti di commercianti e cittadini che non rispettavano le disposizioni del decreto per il controllo del contagio da covid 19.

I carabinieri sono dovuti intervenire anche nel comune di Pozzuoli dove numerosi residenti, di un rione popolare, si sono riversati in strada cantando e ballando a ritmo di musica. La festa è stata ripresa dai partecipanti e postata in diretta su Facebook e all’arrivo dei carabinieri i partecipanti si erano dileguati.

Il sindaco Figliolia ha annunciato che il comune puteolano, città dove nelle ultime 24 ore si è verificata un’impennata dei contagi, denuncerà gli autori dell’iniziativa.