Coronavirus, gli studi per valutare impatto inquinamento su attuale situazione

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Studiare il Coronavirus, dal punto di diffusione epidemia e inquinamento.

E’ l’obiettivo di Centro studi internazionale Ambiente e territorio, Università, Marevivo tutti uniti per contrastare il Covid19.

“Difendere l’ambiente sarà ancora più importante in futuro per prevenire il diffondersi delle epidemie. Per questo motivo Centro studi internazionale Ambiente e territorio sta coordinando il lavoro di vari soggetti per valutare l’impatto dell’inquinamento nell’attuale drammatica situazione, ad affermarlo Antonio Tosi.

Le condizioni di blocco del traffico veicolare e sospensione delle attività industriali stanno creando circostanze uniche oggi da studiare per comprendere l’evoluzione dell’inquinamento nelle nostre città.

Ma appare già evidente la netta differenza tra Nord e Sud mettendo a confronto i dati delle Arpa regionali.

Il monossido di azoto si è ridotto del 50% per cento così come sono diminuite le concentrazioni di biossido di azoto. La riduzione delle concentrazioni di questo inquinante risultano particolarmente marcate a Napoli, dove ha inciso di più la contemporanea contrazione di traffico navale e aereo, oltre che delle attività produttive. Le condizioni di instabilità atmosferica registrate nella prima metà di marzo, e negli ultimi giorni, hanno favorito anche la dispersione delle polveri sottili.

Al contempo la tutela della risorsa mare appare determinante in una generale migliore condizione ambientale che favorisce una difesa naturale dalla diffusione delle epidemie.

Questione rimarcata in particolare modo da numerose associazioni ambientaliste come Marevivo, così Ludovica Bracci Laudiero, Marevivo Delegazione Campania.