Coronavirus, stazione zoologica Anton Dohrn: “Ripartire mettendo al primo posto salute ambientale”

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Negli ultimi giorni filmati del Golfo di Napoli evidenziano una particolare limpidezza della acque.

In molti hanno con piacere accolto questo fenomeno derivante dal lockdown generato dall’emergenza Covid-19.

Ma la cosa seppur spettacolare all’occhio umano è una vera sciagura per una parte dell’ecosistema marino.

A Lanciare l’allarme il direttore della stazione zoologica Anton Dhorn Vincenzo Saggese.

Un inverno così anomalo non ha permesso all’acqua di raffreddarsi quanto doveva producendo alghe e nutrimenti tali per la sopravvivenza di numerose specie marine.

A determinare questo anomalo riscaldamento dei mari e degli oceani, le immissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera.

Mari più caldi vuol dire perdita di biodiversità; ondate di calore mortali; scioglimento dei ghiacci e relativo innalzamento dei mari; minore ossigeno; riduzione degli stock ittici; acidificazione degli oceani che scioglie le conchiglie dei molluschi; sbiancamento delle barriere coralline e moltissimo altro ancora.