Fu istituita ufficialmente da papa Urbano IV nel 1264, un anno dopo il miracolo eucaristico di Bolsena, la solennità cattolica del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, il Corpus Domini, ultima delle grandi celebrazioni liturgiche dopo la Pasqua, prima del ritorno alle domeniche cosiddette del Tempo Ordinario.
Una tradizione consolidatasi poi nell’epoca della Controriforma Cattolica, nei secoli tra il sedicesimo e il diciottesimo, quest’anno la Chiesa di Napoli ha scelto il quartiere di San Pietro a Patierno per la messa che ha riunito fedeli e clero in piazza Guarino, accanto alla Chiesa della zona.
Nella sua omelia l’arcivescovo metropolita il cardinale Crescenzio Sepe ha ricordato l’agire di Gesù nel sacramento eucaristico, ricevuto e mangiato dal fedele che entra in comunione con la sua passione, morte e risurrezione, e lo rende testimone del Vangelo, in contrapposizione alle tentazioni del diavolo che sfociano nella violenza della camorra, una piaga ancora presente a Napoli. Come tradizione vuole, Gesù pane Eucaristico è stato portato in processione dal popolo fedele per le strade del Rione.