Gli indennizzi per la lentezza dei processi, ma anche una attenzione alle manutenzioni delle infrastrutture e i risarcimenti danni generati da cattive manutenzioni stradali.
C’è anche questo nelle relazioni del Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania, Salvatore Nicolella e del procuratore, Michele Oricchio.
Lo scorso anno, la Sezione ha emesso condanne per 17,7milioni di euro, ha spiegato Nicolella. All’inizio dell’anno c’erano 232 giudizi, ha aggiunto Nicolella, il 25,5% è giunto ad assoluzione, il 42% a condanna.
Oricchio ha invece sottolineato la lentezza della giustizia, dato preoccupante e non inedito nelle relazioni annuali. Attualmente sono 5mila i decreti di indennizzo causato da una irragionevole durata dei processi. Per ciascun ritardo bisogna corrispondere 400 euro e occorre sottolineare che i processi in sede civile durano anche 10-15 anni. Identificare i responsabili è sempre complicato, perché durante i procedimenti spesso si succedono magistrati e cancellieri.
Particolare attenzione, anche all’indomani del crollo del ponte Morandi, è stata rivolta alla manutenzione delle infrastrutture. In Campania ci sono ben 365 cavalcavia di cui non si conoscono i proprietari e quindi è quasi impossibile identificare chi deve provvedere alle manutenzioni. A livello nazionale ci sono 1000 casi di cavalcavia di cui non si conosce i proprietari e questo rappresenta un enorme pericolo per l’incolumità generale.