Covid, contagio fuori controllo: la Regione Campania chiude le scuole

Per i ristoranti autorizzato l'asporto solo fino alle 21, vietate le attività dei circoli ricreativi e le feste, al chiuso e all'aperto

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La Regione Campania decide di compiere un atto particolarmente grave e significativo decidendo di chiudere le scuole primarie e secondarie fino al 30 ottobre. La causa è il contagio da Covid-19 che oramai sembra fuori controllo. Secondo ‘ultimo bollettino diramato dall’Unità di Crisi sono 1127 i positivi del giorno (72 sintomatici e 1055 privi di sintomi), per un totale di 13780 tamponi. Cresce esponenzialmente il numero dietamponi processati, dunque, e si innalza il numero dei positivi (anche se il 98% è asintomatico). Sono 9 i decessi registrati oggi, seppur in parte riferiti ai giorni scorsi, attribuiti al Covid-19. E risultano 317 le persone guarite, moltissime ma evidentemente il differenziale con i nuovi positivi spinge l’ente regionale a drastiche decisioni.
“In relazione alla situazione epidemiologica esistente – si legge in un comunicato diramato dall’Unità di Crisi Regionale -, sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile.  Queste le principali misure adottate: Per il livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico, nelle scuole primarie e secondarie sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza dal 16 al 30 ottobre; sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno; sono vietate le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente; sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi. E’ fatta raccomandazione agli Enti e Uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza. A tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21. Resta consentito il delivery senza limiti di orario.  Tali misure si aggiungono a quelle già disposte nelle recenti precedenti ordinanze, a cominciare dall’obbligo di indossare la mascherina deciso due settimane fa”.