Il balletto delle cifre sui contagi in Campania segue quello schizofrenico del resto del Paese, condizionato dal numero die tamponi e della percentuali che oscillano in continuazione. Il quadro è quello di una tendenza alla diminuzione della pressione sugli ospedali e del numero dei nuovi contagiati, con situazioni diverse nelle varie province. L’area del vesuviano, che nel periodo successivo al Natale si è letteralmente infiammata per nuovi casi, sembra aver arginato lo tsunami che rischiava di travolgerla. Così come, secondo recenti studi universitari, anche nei quartieri di Napoli le situazioni sono diverse: a Miano, per esempio, spetta il triste primato di quello col maggio numero di morti.
In questo contesto si inquadra l’altro macabro balletto, quello legato alle decisioni di Ema sul vaccino Astrazeneca, nato per i giovani e ora destinato solo agli anziani. Secondo l’ultimo aggiornamento, in Campania, è stata raggiunta la soglia di 1 milione di vaccini somministrati, ne restano altri 4 per raggiungere l’immunità di gregge.