Crisi per l’Ippodromo di Agnano, preoccupazione per il futuro: l’appello del patron D’Angelo

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IMMAGINI DI ANTONIO COSCIONE

Si complicano paradossalmente le sorti dell’ippodromo di Agnano e dei suoi lavoratori. L’impianto sportivo di proprietà del Comune di Napoli, gestito dal 2013 dalla società Ippodromi Partenopei e definito con decreto ministeriale “unico ippodromo strategico per il trotto italiano”, si è visto recentemente assegnare dal Mipaaf le due più importanti corse del calendario ippico nazionale riservate al circuito dei 2 e dei 3 anni: il gran premio Mipaaf Allevamento, nato sulle ceneri dell’Allevatori e Gran Criterium, e il Derby Italiano del Trotto con le Oaks, spostato da Roma a Napoli. A queste vanno aggiunte il più importante gran premio per i 4 anni anni, l’Unione Europea già disputato lo scorso 10 giugno, e il Lotteria, la più ricca prova per anziani sul miglio in calendario in primavera ed inserita nel grande slam del trotto europeo. 
C’è però più di un particolare inquietante che rischia di far saltare la già precaria situazione di Agnano con i dipendenti in regime di fondo integrativo salariale fino al prossimo mese di dicembre e orari di lavoro ridotti all’osso. Da un lato lo stesso Ministero per le Politiche Agricole e Forestali che ha riconosciuto la superiorità tecnica di Agnano, non ha ancora contrattualizzato la società di corse che da gennaio attende la firma della convenzione e con essa i relativi corrispettivi economici pari ad un milione e mezzo di euro per il corrente semestre. Dall’altro il Comune di Napoli, che aveva assegnato tramite gara la gestione dell’impianto alla Ippodromi Partenopei ma che a causa del debito pubblico ha successivamente inserito l’ippodromo tra i beni immobili da alienare, facendo decadere il piano ventennale di rilancio con investimenti per 9 milioni di euro presentato dai dirigenti di Agnano. “Da imprenditore e presidente della società di gestione di Agnano ritengo che questi meccanismi burocratici e farraginosi nell’erogazione delle risorse e nella gestione degli impianti pubblici rappresentino un ostacolo sempre più insormontabile per tutta la filiera collegata all’ippodromo di Agnano rappresentata da migliaia di famiglie. Mi aspetto dalle istituzioni di riferimento risposte rapide e concrete nei fatti e nella forma” ha commentato Pier Luigi D’Angelo presidente Ippodromi Partenopei.