Il pavimento della chiesa del 1536 crolla il 24 marzo scorso. Attività e pazienti di tre reparti dell’ospedale Incurabili vengono evacuate, così come 21 famiglie della vicina via della consolazione, a due passi dall’ingresso di via Armanni dell’intero complesso monumentale dove all’interno si trovano anche il museo delle arti sanitarie e la farmacia storica.
E nel mentre si predispone il trasferimento di opere e suppellettili nelle sedi dell’università vanvitelli, Comune di Napoli e Regione Campania giocano al rimpallo delle responsabilità.
Ecco perchè questa mattina, il quotidiano d’informazione online Identità insorgenti e il comitato di Portosalvo, da sempre impegnato nella salvaguardia del patrimonio architettonico della città, hanno invitato la cittadinanza a un presidio di protesta davanti l’ingresso, ora chiuso, del complesso officinale e medico più antico d’europa.
Antonio Pariante, presidente del comitato, e la direttrice della testat web, Lucilla Parlato, temono si tratti dell’ennesimo scempio ai danni della ricchezza di Napoli
Tra i partecipanti al presidio, anche le 21 famiglie di via Consolazione, evacuate dalle rispettive case a causa del crollo della pavimentazione della chiesa di santa maria del popolo degli incurabili