“L’attacco ransomware alla Siae è stato realizzato dalla giovane gang di Criminal hacker Everest. Fino a ieri nota solo per essersi attribuita un attacco a siti federali americani
e comparsa con una propria vetrina online nel dicembre dello scorso anno. Infatti, tra le loro vittime indicano anche il portale del Governo federale degli Stati Uniti d’America” Lo sottolinea Pierguido Iezzi, fondatore e ceo di Swascan, azienda di cybersecurity del Gruppo
Tinexta.
“L’impatto mediatico che sta ricevendo l’attacco in corso alla Siae, unitamente alla diffusione e pubblicazione dei primi dati esfiltrati, diventa per la gang Everest un caso di successo nella generale economia del ransomware – commenta Iezzi – che secondo l’Agenzia Federale US FinCen nel primo semestre 2021 ha raggiunto 5,3 miliardi di dollari in criptovalute. Non stupiamoci quindi se l’Italia diventerà nell’immediato futuro uno dei loro principali obiettivi, in considerazione anche del risalto mediatico che sta avendo questo
incidente”.
“Siae, che già lo scorso settembre aveva subito attacchi di spear phishing, ha dichiarato che non pagherà il riscatto richiesto. Decisioni di questo tipo, in casi così clamorosi – aggiunge in conclusione – potrebbero avere un effetto positivo sulla crescita e la sensibilizzazione delle vittime nel rifiutare il ricatto dei criminal hacker. Questo -osserva Iezzi- è un primo passo che deve essere seguito da un aumento degli investimenti nella sicurezza legati al Pnrr e conferma l’importanza del ruolo della nuova Agenzia Cyber Acn.
Non abbassiamo la guardia!”.