Dall’anticamorra alla politica, Paolo Siani avverte Renzi: “Candidati migliori di me o vado via”

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IMMAGINI DI ANTONIO COSCIONE

Sono anni che i partiti lo corteggiano per farlo scendere nell’agone politico. Quel cognome ingombrante in una città come Napoli, città che da 32 anni celebra il ricordo del fratello ucciso dalla camorra, il suo conseguente impegno civile contro ogni forma di criminalità con la fondazione Polis, la sua professione di medico pediatra sono fattori da non sottovalutare in campagna elettorale. I partiti di destra e sinistra lo sanno e per questo motivo la candidatura di Paolo Siani come indipendente nella fila del Pd alle elezioni del 4 marzo è una notizia che fa clamore.

Galeotta è stata la telefonata di Matteo Renzi, che ha fatto sciogliere le riserve al presidente della Fondazione POLis, che da dieci opera al fianco dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. Non fa promesse da politico, ma un impegno con i suoi potenziali elettori lo ha preso. “Non ci può essere un nome chiacchierato in lista altrimenti devo per forza fare un passo indietro – ha detto Siani – Ho chiesto che i nomi che saranno in lista siano i migliori. L’ho detto a Renzi e lui mi ha risposto: ‘Ma io mi suicidio se non è così, quindi stai sicuro che avrai nomi migliori dei tuoi'”.
“E’ stata una scelta faticosa – ha aggiunto – e sono a disagio con tutta questa attenzione mediatica, non sono uno capace di tenere questo ritmo”. “Piuttosto sono capace di fare le cose – ha affermato – ma credo che, a questo punto della vita, se vieni chiamato per provare a fare quello che ho fatto qua e far meglio penso che vada fatto. Mi sarei sentito un codardo se avessi detto anche questa volta no”.Paolo Siani, primario di Pediatria dell’ Ospedale Santobono-Pausillipon di Napoli, in merito alla sua candidatura con il Pd alle elezioni di marzo. Questa mattina ha incontrato la stampa durante la conferenza per i dieci anni della Fondazione Pol.I.S