Dar da bere agli assetati, opera di misericordia che da il titolo alla lettera pastorale per l’anno 2015/2016 scritta dall’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, è stata al centro del dibattito organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nel complesso monumentale di San Gregorio Armeno. In un tempo in cui sempre più forte si fa viva l’esigenza di porre l’acqua, bene comune all’uomo, al centro della tutela della persona, la lettera affronta le svariate tipologie di sete che possono affliggere l’umanità, e in particolare quelle della città di Napoli, ponendo su tutte la sete suprema, quella di Dio, come espresso anche all’ultimo incontro della Conferenza Episcopale Italiana a Firenze circa l’umanesimo cristiano. Al dibattito, moderato dalla giornalista Annalaura De Rosa e concluso dal cardinale arcivescovo, hanno preso parte la scrittrice Valeria Parrella, don Alessandro Gargiulo, Marco Musella e il portavoce della comunità di Sant’Egidio Antonio Mattone. (intervista nel file allegato). Nelle parole del cardinale Sepe e di Antonio Mattone, le esigenze della città di Napoli e le nuove sfide della comunità di sant’egidio, alla luce dei recenti ed efferati atti criminali.Oggi, a margine di un convegno, l’arcivescovo di Napoli ha ribadito l’importanza del giubileo della misericordia soprattutto dopo gli ultimi eventi di Parigi. (intervista nel file allegato)