De Laurentiis da Salisburgo: “Insigne non è sul mercato, voglio la Superlega”. Ancora veleno sull’amministrazione comunale per lo stadio.
Il presidente del Napoli, alla vigilia del match di Europa League contro il Salisburgo, interviene sulla querelle legata a Insigne. Ma annuncia anche il rinnovo per 5 anni dell’ingaggio del ds, Cristiano Giuntoli.
Su Insigne: “Non mi riuslta che sia sul mercato”.
Su Giuntoli: “E’ bravo a prescindere”
Sull stadio: “Ieri mi ritrovai a scappare da gente che praticava populismo, persone che vogliono convincere gli elettori e prender in giro gli ignoranti”.
Sulla riunione non si è fatto attendere il psot dell’assessore comunale, Ciro Borriello:
“Su quanto accaduto ieri nell’incontro con il presidente Aurelio De Laurentiis, omettendo volutamente di riportare i termini irriverenti e irrispettosi usati da quest’ultimo nei miei riguardi, ma sottolineandone il “peso” ed il senso di sconcerto, ritengo utile soffermarmi su alcuni aspetti.
Al di là della disputa sui colori che dovranno avere i sediolini dello stadio San Paolo (sicuramente una questione non primaria né essenziale), che ribadisco dover essere azzurri come il colore storicamente identificato ed amato dalla tifoseria partenopea, l’equazione fatta dal presidente del calcio Napoli “frange di tifo, camorra, periferia”, è fuorviante e lesiva.
Così si è voluto criminalizzare una passione, una identificazione, un modo di comportarsi che parte dall’essere tifoso fino ad arrivare ad una grande emozione pubblica e partecipata in maniera corale, a tratti incontenibile. E’ del tutto evidente che siamo i primi a condannare episodi violenti e qualsiasi comportamento che non rispetti le regole, dentro e fuori dallo stadio.
Tuttavia da persona di periferia ritengo che una tale “associazione” offenda persone e territori di una parte della città, né calpesta storia e sensibilità, rende debole il tessuto sociale che attraversa intere generazioni.
Tutto questo è lontano dallo sport.