Dieci anni di faide legali tra fratelli: oltre 60 procedimenti per una contesa da Guinness dei primati
Una lunga battaglia giudiziaria tra due professionisti di Salerno, fratello e sorella, è diventata una vicenda che potrebbe essere annoverata nel Guinness dei primati, tanto per la sua complessità quanto per il numero impressionante di cause avviate. Il conflitto, che si protrae da circa un decennio, ha portato i due ad affrontarsi in oltre 60 procedimenti giudiziari, prevalentemente di natura civile, ma con anche alcuni risvolti penali. Le aule del Tribunale di Salerno, della Corte d’Appello e perfino quelle di Roma e della Cassazione, sono state lo scenario di questa lunga e logorante faida familiare.
Tutto ha avuto inizio con lo scioglimento della società di cui entrambi erano soci. In seguito alla cessione delle quote societarie, la sorella vendeva la propria partecipazione al fratello per un milione di euro. Tuttavia, la situazione si rivelò ben più complessa, perché la sorella non intendeva restituire alla società il debito di circa 500.000 euro, dovuto a prelievi illeciti effettuati dalla sorella nel corso della gestione societaria, che avevano indebitato l’azienda nei confronti di banche e fornitori.
Da questo momento, la situazione è degenerata in una spirale di controversie legali: il fratello, resosi conto che la sorella non aveva alcuna intenzione di saldare l’ingente debito societario, decise di trattenere il saldo di 330.000 euro dovuto per le quote acquistate. Il suo intento era quello di compensare i reciproci crediti e debiti e giungere a un accordo. La sorella, tuttavia, con il supporto del marito avvocato, ha avviato una serie di azioni legali nel tentativo di riscuotere il proprio credito senza, tuttavia, pagare il debito accumulato. In particolare, grazie all’uso di documenti falsi, tra cui uno firmato dal coniuge avvocato, è riuscita ad ottenere illegittimamente un sequestro conservativo contro il fratello.
E’ stato l’inizio di un’odissea legale che, per circa dieci anni, ha visto il fratello intraprendere una tenace battaglia giudiziaria a tutela del proprio credito e dei propri diritti, assistito dall’abile difesa dell’avvocato Angela Racanicchi di Roma.
Ora, dopo anni di ricorsi e contenziosi, la parola passa alla seconda sezione civile della Cassazione, che il prossimo 17 settembre 2024 dovrà pronunciarsi su una questione cruciale: accogliere o rigettare il regolamento di competenza proposto dalla sorella. Il cuore della questione riguarda l’ordinanza di sospensione del giudizio di sequestro conservativo emessa dal Tribunale di Salerno, in attesa dell’esito della querela civile di falso avanzata dal fratello. A seguito dell’impugnazione di tale ordinanza da parte della sorella, la Cassazione sarà chiamata a stabilire se il giudizio di falso debba essere considerato pregiudicante per la decisione finale sul sequestro, aprendo così un nuovo capitolo nella lunga e complessa vicenda giudiziaria.