lunedì, Maggio 6, 2024
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“Due popoli due Stati”, confronto sul conflitto in Medio Oriente

"Venti di pace", il titolo dell’iniziativa che si è svolta nella sede del movimento “Stati Uniti nel mondo”

“Due popoli due Stati”, confronto sul conflitto in Medio Oriente

Tra le varie iniziative a sostegno del dialogo e della pace in Medioriente, si è tenuta a Napoli “due popoli due stati” organizzata dal rappresentante della Direzione Metropolitana del Partito Democratico, Antonio Marciano.

“Questa scommessa che abbiamo tradito nel corso degli anni, abbiamo tradito come comunità internazionale, adesso più che mai, proprio nel momento peggiore del conflitto tra questi due popoli va in ripresa, resa attuale e soprattutto realizzata.
Le immagini dell’orrore che stanno arrivando nelle nostre case non possono, non devono lasciarci indifferenti. E’ un problema che riguarda le rappresentanze degli Stati del Mondo. Che riguarda le grandi agenzie internazionali, che riguarda le grandi cancellerie, gli organi di rappresentanza dei nostri Paesi, ma riguarda e tocca da vicino anche le nostre coscienze individuali…”

VENTI DI PACE ALLA SEDE DEL MONIMENTO STATI UNITI NEL MONDO

Venti di pace, il titolo dell’iniziativa che si è svolto nella sede del movimento “Stati Uniti nel mondo” e a cui hanno preso parte rappresentanti delle comunità palestinese e israeliana. al dibattito ha preso parte il parlamentare Enzo Amendola della commissione Affari esteri della camera dei deputati.

“È l’Italia che deve essere in campo insieme all’Europa per fermare una tragedia, perché ci sono vittime civili innocenti schiacciate in un conflitto tra Israele e Hamas. La priorità sono gli ostaggi, gli ostaggi israeliani e le vittime civili palestinesi che sono dentro questo fazzoletto di terra e sono colpiti da una realtà che non meritano.
Quindi l’Italia da subito, con voce forte, con le opposizioni a sostegno, devono intervenire con aiuti umanitari. Chiedendo una tregua umanitaria e soprattutto dando una soluzione politica a un conflitto che da troppi anni divide la comunità internazionale”.
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