Elena Fabris espone al Pan: nelle sue opere il disagio e il disincanto di un mondo inconsapevole

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Far riflettere, utilizzando la chiave dell’ironia, sull’importanza della tutela dei beni artistici e ambientali. È questo il messaggio che l’artista Elena Fabris, sociologa, classe 1975, napoletana ma romana d’adozione, vuole trasmettere attraverso 25 opere e due istallazioni protagonista dell’esposizione aperta al pubblico fino al 4 luglio, al PAN, Palazzo Arti Napoli, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Monumenti celebri che emergono in città allagate da un magma indefinito, multicolore. Questo il tema visivo che affonda in un mare che potrebbe essere sia il prodotto degli scarichi industriali più irresponsabili sia un liquido simbolico, un fiume d’incoscienza e disinteresse che copre, fa scomparire la bellezza e, nel quale, adulti e bambini sguazzano indifferenti, non curanti della catastrofe che li circonda.