Se è vero che il riparto dei 3,5 miliardi stanziati dal fondo Covid per i servizi essenziali, tra i quali asili nido, mense e trasporti, è definitivo, vuol dire che il Governo è antimeridionalista o ignorante. Sicuramente è sordo a ogni appello. La vecchia questione del Sud, più volte da me segnalata, che riceve meno delle altre parti del Paese per l’applicazione di illegittimi criteri di calcolo della spesa, si ripropone in questi giorni con argomenti ancora più forti”. Lo dichiara Erminia Mazzoni, capolista di Campania Libera alle prossime elezioni regionali.
“L’emergenza Covid-19 – prosegue – ha infatti scatenato la produzione di suggestivi argomenti da parte dei sostenitori dello status quo, secondo i quali anche i bonus per ristorare le perdite da pandemia devono seguire gli stessi criteri. Risultato è che, per le privazioni e le perdite subite, a un cittadino di Milano vanno 187 euro e a uno di Napoli 42. Come già avvenuto per il bonus per le città d’arte, anche in questo caso i criteri di ripartizione del fondo sono fortemente penalizzanti per le regioni meridionali”.
“Non possiamo più accettare – continua e Mazzoni – che il Sud non riceva quello che la Costituzione gli riconosce come dovuto, a partire dal 34% di investimenti di risorse pubbliche, più che mai essenziali a garantire livelli accettabili di infrastrutture e servizi. I diritti dei bambini sono uguali a ogni latitudine”.
“Le regioni meridionali – prosegue – non possono continuare a essere danneggiate sulla base di criteri antistorici, soprattutto a fronte degli enormi sforzi messi in campo per garantire ai cittadini i servizi essenziali. Basti pensare alla recente uscita della Campania dal commissariamento della sanità, che ha comportato scelte rigorose e talvolta impopolari. Questa è l’ultima battaglia, altrimenti perderemo la guerra”, conclude Mazzoni.