Nel quartiere napoletano di Fuorigrotta qualche gestore di market, gli allarmisti da coronavirus, li aveva messi in fila dalla mattina consentendo l’ingresso solo a un cliente alla volta.
E questo succedeva diverse ore prima che la lettura del decreto governativo nell’edizione straordinaria del tg 1 scatenasse l’assalto a supermercati e centri commerciali.
Come nel resto d’Italia, anche molti napoletani si sono fatti prendere dal panico dopo che la presidenza del Consiglio aveva comunicato l’estensione delle misure della “zona arancione” in tutte le regioni, nonostante le decisioni del governo non prevedano in alcun modo la chiusura dei negozi di alimentari.
Questo non è servito ad evitare la corsa agli approvvigionamenti e lo svuotamento degli scaffali, come se da un momento all’altro Napoli dovesse essere bombardata come durante la seconda guerra mondiale.
Dalla zona collinare a Fuorigrotta, come detto, in molti si sono messi in fila per fare la spesa.
A corso Europa sono stati visti anche alcuni giocatori del Napoli mimetizzati nelle lunghe file che, tra l’altro, essendo assembramenti di persone, rappresentano comunque un rischio per la salute.