Hanno già forzatamente indossato la maglia nera degli ultimi ad aprire, e questa estate, molto probabilmente, non potranno nemmeno iscriversi alla corsa ad ostacoli per recuperare questi mesi di fatturato zero.
Sono i gestori dei locali notturni e gli organizzatori di eventi musicali che non ci stanno ad alzare bandiera bianca, spegnendo musica e riflettori per almeno 5 o 6 mesi, e accendono – virtualmente – gli amplificatori della protesta rivolgendosi direttamente al Governo.
Dalla Campania, il presidente regionale del Silb, il sindacato di categoria aderente alla Confcommercio – Imprese per l’Italia, Enzo de Pompeiis, fa il punto della situazione:
Sotto accusa il piano di aiuti del decreto “Cura Italia” che ha escluso questo particolare segmento di pubblici esercizi che per primi hanno dovuto rispettare le norme sul distanziamento sociale.