I contagi calano, le scuole riaprono. Anzi no.
A dieci giorni dalla scadenza del Dpcm e in vista di un nuovo provvedimento anti-covid di palazzo Chigi, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ora spinge sull’acceleratore per la riapertura ma non tutte le Regioni e i comuni sono d’accordo.
Da domani torneranno aperte le porte di asili e prime elementari in Campania, ma restano comunque in vigore le ordinanze dei sindaci e, dunque, in molti comuni la didattica resterà ancora sospesa, in attesa di ulteriori miglioramenti nella curva dei contagi. Decisioni simili sono state prese da tanti altri primi cittadini italiani, dal Nord al Sud, a conferma che la situazione sia tutt’altro che stabile e priva di preoccupazioni.
In Campania non sono pochi i comuni che hanno deciso di prorogare la chiusura. Con Caserta, che aprirà su decisione del sindaco il 6 dicembre, in attesa che vengano ultimati gli screening a personale scolastico, alunni e familiari, oltre 40 comuni di terra di lavoro hanno firmato la delibera per lo slittamento.
Anche San Giorgio a Cremano, Pomigliano d’arco e i comuni isolani di Ischia, Forio e Lacco ameno non apriranno le scuole domani 25 novembre.
Il comune di Napoli sembra invece orientato all’apertura, in attesa però di conoscere dalla Regione Campania i dati sullo screening della platea scolastica. Lo scontro istituzionale è dunque servito mentre il bollettino di ieri parla di una diminuzione del numero di contagiati.
A fronte degli oltre tremila del giorno precedente sono 2.158, di cui 227 sintomatici, i nuovi positivi al Covid su 15.739 tamponi. L’incidenza dei casi sui test è al 13,71%, contro il 13,22% del giorno prima. Boom dei guariti nelle ultime 24 ore, ben 2.091. Stabile il numero dei ricoveri in terapia intensiva, 201 su 656 posti disponibili.