venerdì, Novembre 15, 2024
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Emergenza suicidi in carcere: ieri altro caso a Santa Maria CV

SI tratta del 15esimo suicidio nel corso dell'anno su scala nazionale. Sovraffollamento e carenza organici le principali emergenze

Emergenza suicidi in carcere: ieri altro caso a Santa Maria CV

Ancora un suicidio di un detenuto in carcere. Il 15esimo nel corso dell’anno, secondo la denuncia dell’Uilpa, il sindacato di polizia penitenziaria della Uil. A nulla sono valsi i soccorsi degli agenti e dei sanitari.

“Si tratta del 15esimo suicidio di un detenuto nel corso dell’anno (84 nel 2022). Al quale aggiungere – afferma Gennarino De Fazio, segretario generale Uilpa –  un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria. Il quale qualche settimana fa si è tolto la vita sempre in Campania. In quella che continua a presentarsi come una vera e propria carneficina tanto da far pensare a una ‘pena di morte’ di fatto”.

SOVRAFFOLLAMENTO E ORGANICI CARENTI DENUNCIA LA UILPA

Per il sindacalista “sovraffollamento detentivo, deficienze organizzative, strumentazioni e tecnologie inadeguate e organici carenti per tutte le figure professionali. Solo alla Polizia penitenziaria mancano 18mila unità, non consentono oggettivamente neppure di mirare al perseguimento degli obiettivi indicati dall’art. 27 della Carta costituzionale e, soprattutto, mettono a repentaglio la sicurezza di reclusi e operatori.

CHIESTE MISURE EMERGENZIALI E L’INTRODUZIONE DEI MEDICI NEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA

Servono misure emergenziali e parallele riforme strutturali che reingegnerizzino l’architettura dell’esecuzione penale e, in particolare, quella carceraria. L’introduzione dei medici del Corpo di polizia penitenziaria appena approvata dal Governo con il decreto Pa è un ottimo passo in avanti”. “Ora bisogna concretizzarlo e accelerare su tutto il resto, nella direzione peraltro annunciata anche dal sottosegretario al Ministero della Giustizia, con delega al Dap, Andrea Delmastro delle Vedove”, conclude De Fazio.

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