Epifania di solidarietà al Duomo con il cardinale Sepe

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Sono stati consegnati questa mattina in Duomo dal Movimento Cristiano Lavoratori di Napoli, durante la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, i doni ai bambini italiani e delle diverse etnie presenti nel capoluogo campano.

A coordinare il progetto l’avvocato Michele Cutolo, presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori.

Come ogni anno il cardinale ha onorato la giornata dell’Epifania e la Festa dei Popoli. Per l’occasione l’Arcivescovo ha invitato in Duomo vari esponenti, seppur in numero limitato, dei gruppi etnici della città, che hanno partecipato con i propri vestiti tradizionali e condiviso danze e canti dei propri paesi d’origine. Alla fine della messa, nel rispetto delle norme e protocolli Covid, sono stati simbolicamente donati a un numero ristretto di bambini i giocattoli messi a disposizione da MCL Napoli.

Il resto dei doni, circa 500, saranno consegnati ai diversi parroci di riferimento di molte parrocchie di Napoli, che poi provvederanno alla consegna per evitare assembramenti pericolosi. Il cardinale Sepe ha ringraziato il Movimento Cristiano Lavoratori, nella persona del segretario provinciale di Napoli Michele Cutolo, e l’Ordine sovrano di Malta per aver contribuito anche quest’anno con le loro donazioni a regalare un momento di gioia ai bambini delle varie comunità straniere presenti nel capoluogo.
Sepe ha messo anche in evidenza come la celebrazione dell’Epifania e della Festa dei Popoli quest’anno sia stata, per evidenti ragioni di sicurezza, meno ricca di coreografie e danze della liturgia tradizionale ma non per questo meno importante e significativa degli scorsi anni.
L’occasione si è rivelata, come sempre, fondamentale per tanti bambini affinché possano ritrovare il piacere di giocare e, in un prossimo ed immediato futuro, non più da soli – viste le restrizioni pandemiche – ma in compagnia dei loro coetanei. Il dono della solidarietà acquisisce così un aspetto ancora più importante nell’epoca di emergenza che viviamo.
Nel corso della sua omelia, l’Arcivescovo di Napoli ha anche sottolineato come “tutti insieme siamo famiglia di Dio” che viene ad adorare il Bambino Gesù.

“I magi non guardano alle apparenze e obbediscono alla voce del loro cuore e superano le varie difficoltà per portare i loro doni. Così i fratelli africani, cinesi, cingalesi, dell’Eritrea, dell’Etiopia, delle Filippine, dell’America Latina, della Polonia e dello Sri Lanka sono moderni magi che avendo ascoltando la voce del Signore vengono ad adorarlo portando la loro fede ricevuta nei paesi di origine, la speranza di realizzare i loro desideri e la carità tra loro e per noi”, nonostante i moderni Erode che cercano di farci allontanare.