martedì, Maggio 7, 2024
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Estorsione a imprenditore, in arresto 5 affiliati del clan Amato Pagano

Gli Amato Pagano, ancora loro. Sono cinque gli esponenti del cosiddetto clan degli Spagnoli, o scissionisti, che nel diede vita alla faida

Camorra, in arresto per estorsione 5 affiliati clan Amato Pagano

Gli Amato Pagano, ancora loro. Sono cinque gli esponenti del cosiddetto clan degli Spagnoli, o scissionisti, che nel 2004 diede vita alla faida (di Scampia) interna con gli uomini di Paolo Di Lauro, i destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso nell’ambito di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e dei carabinieri di Marano.

AVREBBERO CHIESTO UNA TANGENTE DA 200MILA EURO

Dall’inchiesta è emerso che i cinque, nel maggio 2019, avrebbero provato a estorcere a un imprenditore una tangente di 200mila euro. La vittima, impegnata nella realizzazione di un supermercato nel comune di Melito, grazie a una trattativa, era riuscita a ottenere il pagamento del pizzo, in rate da 80mila euro.

I DESTINATARI DELLE MISURE CAUTELARI

I destinatari delle misure cautelari emesse dal Giudice per le indagini preliminari sono:

Marco Liguori, detto “Marchetiello”, 38 anni, capo clan pro-tempore e nipote acquisito del fondatore Raffaele Amato, oggi detenuto a Sassari in regime di 41bis.

Fortunato Murolo, 52 anni, detto “Nanduccio/sasamen”, cognato del più noto Elio Amato, detenuto in regime di 41bis presso la Casa Circondariale di Tolmezzo;

Salvatore Chiarello, 51 anni, detto “Totore o’ boxer”, affiliato storico al clan e referente sul territorio di Melito di Napoli, attualmente detenuto presso il carcere di Lecce;

Nicola Schiavone, 38 anni, detto “Linuccio il Barbiere”, affiliato storico e referente del clan per le estorsioni sul territorio di Mugnano di Napoli ed attualmente detenuto presso il carcere di Cosenza;

Domenico De Mase detto “Cap e vacca”, 48 anni, affiliato storico e referente per le estorsioni sul territorio di Mugnano di Napoli, allo stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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