Verificare che le aziende campane rispettino le misure precauzionali imposte dal Governo per il contenimento del contagio da covid 19.
E’ questo l’obiettivo dei carabinieri del comando provinciale di Napoli che insieme ai reparti specializzati dell’Arma hanno controllato 50 aziende produttive – inserite nell’elenco trasmesso dalla prefettura perché attive durante il periodo di lockdown tra Napoli e provincia. 17 imprese sono state contravvenzionate.
A Gragnano i carabinieri hanno denunciato un 41enne amministratore unico di un’azienda sartoriale riconvertita nella produzione di abiti da lavoro e mascherine.
I militari, che hanno trovato anche 2 lavoratori in “nero”, hanno constatato gravi carenze in materia di sicurezza e igiene: l’attività è stata sospesa.
A Grumo Nevano poi i carabinieri hanno denunciato per inosservanza delle norme in materia di impiego di manodopera extracomunitaria sprovvista di permesso di soggiorno una 42enne del posto titolare di una ditta che produce capi di abbigliamento.
Sanzionato a Giugliano inoltre un 66enne. L’uomo, rappresentante legale di una ditta boschiva, è stato sanzionato per aver bruciato i residui di lavorazione. E un 74enne di Roccarainola è stato poi denunciato perché smaltiva illecitamente dei rifiuti speciali.