Sono circa 300 gli antagonisti, riuniti sotto la sigla Stop g7, che questa mattina si sono imbarcati dal varco Porta di Massa del porto di Napoli con un traghetto diretto a Ischia, dove si sono dati appuntamento i ministri dell’Interno dei sette Grandi per il vertice che dovrà sancire l’accordo contro il terrorismo sul web.
L’approdo napoletano sarà blindato dalle forze dell’ordine, bar e negozi rimarranno chiusi sull’Isola verde che si prepara ad accogliere il summit, presieduto dal ministro dell’Interno italiano Marco Minniti.
Lo spiegamento di forze è eccezionale, con circa 1800 uomini mobilitati per garantire la sicurezza alle delegazioni.
Da Napoli, carabinieri, guardia di finanza e polizia coordinano le operazioni.
Ascoltiamo il vicario della questura di Napoli Luigi Bonagura.
Prima di imbarcarsi per l’isola, i manifestanti, hanno sfilato in corteo anche a Napoli, da Piazza Municipio a Calata Porta di Massa, esibendo cartelli con la scritta “no G7”.
Ascoltiamo l’attivista Alfonso De Vito.
I manifestanti partiti da Napoli hanno ottenuto il permesso di organizzare un corteo fino a un chilometro da piazza degli Eroi, area a ridosso delle zone rosse dove avrà luogo il vertice dei ministri dell’Interno.
Il summit si terrà al Grand Hotel Punta Molino. Presenti i Ministri degli interni di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e ovviamente Italia.
I temi al centro della discussione saranno due: la prevenzione dell’uso terroristico di Internet e la collaborazione nella lotta ai “foreign fighters” attraverso lo scambio di informazioni e le attività di depotenziamento degli estremisti.“