“Per la capacità di rileggere Basile e De Simone, di fondere in una fiaba nera dai riflessi steampunk la miseria e nobiltà di Napoli…
Gatta Cenerentola traccia la strada per un possibile e concreto (ri)fiorire del cinema d’animazione italiano”.
Con questa motivazione Gatta Cenerentola, il film d’animazione che uscirà il 14 settembre nelle sale italiane in 85 copie e diretto da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone ha vinto il Premio Speciale Francesco Pasinetti 2017, assegnato al Festival di Venezia di quest’anno.
E Napoli questa mattina ha salutato il ritorno da Venezia dei 4 registi e di tutto lo staff della produzione Mad Entertainment, capitanati da Luciano Stella, al cinema modernissimo.
La Gatta Cenerentola del titolo, Mia, resta orfana e intrappolata sulla grande nave progettata da suo padre, scienziato filantropo deciso a cambiare le sorti di Napoli con un progetto avveniristico, un’imbarcazione popolata da ologrammi ed effetti speciali.
Quando lui viene assassinato Mia si ritrova in balia di matrigna e sorellastre.
Una favola dark che offre alla fine una via d’uscita e Cenerentola riesce a ritrovare la sua strada. Napoli è raccontata con autoironia, come città barbara e nobilissima, come cenere e come luce, spiega Alessandro Rak, uno dei registi del film.
Tra gli interpreti della colonna sonora Enzo Gragnaniello. Tra i doppiatori, Maria Pia Calzone, Mariano Rigillo Renato Carpentieri e Massimiliano Gallo.