Ghalia Benali e Romina Lischka con “Call to prayer (Adhan)”, la prima italiana nella Chiesa di Santa Caterina da Siena

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La stagione della Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli presenta, venerdì 21 febbraio, alle ore 20 nelle suggestive architetture della Chiesa di Santa Caterina da Siena, la prima italiana di “Call to prayer (Adhan)”.

Una chiamata alla preghiera, tradotta in musica e canto dalla vocalist di origine araba Ghalia Benali e dalla musicista austriaca Romina Lischka alla viola da gamba, accompagnate in scena da Vincent Noiret al contrabbasso.

“Nei Paesi arabi, l’adhan – sottolineano le due musiciste in una nota – è la chiamata che il muezzin rivolge ai fedeli, invitandoli al raccoglimento e alla preghiera. I melismi della sua voce interrompono le attività quotidiane per lasciare il posto a un momento di ascolto e spiritualità”. Una pratica che appartiene al percorso di ricerca musicale di Ghalia Benali, profonda conoscitrice della musica araba classica ma anche interprete accorta nella frequentazione di tradizioni musicali di altri Paesi. Questo è anche il caso di Romina Lischka, che al suo background di musica classica occidentale, unisce una singolare conoscenza dell’antichissimo canto dhrupad, lo stile più antico della tradizione musicale indiana.

Due mondi, diversi solo in apparenza, che si incontrano in scena in un programma che unisce i diversi esempi di queste pratiche melodiche ad un repertorio altro, frutto di un’ulteriore passione comune ad entrambe per la musica di Marin Marais (1656-1728). Del Maestro francese di viola da gamba saranno eseguite alcune composizioni (come “Le Moulinet”, “The Lament of the pigeon”, “Le Badinage”).

Uno scambio reciproco di conoscenze, stili, cadenze, che si trasforma in dialogo vitale tra culture che possono e vogliono convivere, catturando lo spirito comune del maqam arabo, del raga indiano, dell’impressionismo occidentale di Marais.