La Chiesa particolare di Napoli in comunione con la Chiesa Universale ha celebrato, con una solenne liturgia eucaristica in Duomo, la giornata mondiale dell’ammalato.
Ricorrenza che la Santa Sede istituì nel giorno in cui si fa memoria delle apparizioni della Vergine Maria alla pastorella poi santa Bernardette, nella grotta di Massabielle a Lourdes.
Un luogo che divenne meta mondiale di pellegrinaggi grazie ai numerosi eventi miracolosi che sono accaduti, settanta a oggi quelli scientificamente accertati.
Nell’occasione l’arcivescovo metropolita di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha presieduto la liturgia eucaristica alla presenza di numerose persone diversamente abili e fedeli ammalati, oltre alle persone facenti parti di organizzazioni che tutelano e salvaguardano i pazienti e al personale medico e infermieristico della Regione Campania.
Una giornata dedicata alla particolare identificazione che Gesù Cristo, che nella sua pelle ha vissuto la sofferenza e il dolore, compie nei Vangeli con gli ammalati, soggetti particolari della sua predilezione e della preghiera della Madre Celeste.
Una sofferenza, quella del malato, che si trasforma in preghiere di intercessione, nei riguardi delle sofferenze del mondo.