Giornata Mondiale della pizza, a Napoli è dedicata ai più poveri

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“Sant’Antuono o’ viecchio e damme ‘o nuovo”. Il vecchio ovviamente guardandosi indietro è il Covid e tutte le negatività che ha lasciato nel 2020.

E’ l’auspicio dedicato quest’anno al tradizionale focarone dall’Associazione Pizzaiuoli Napoletani organizzato nella giornata dedicata al santo degli animali che da tre anni coincide con la giornata mondiale del pizzaiuolo, all’esterno della sede dell’Apn, a Napoli, in via Michele Parise.

E per celebrare in modo diverso la giornata i pizzaiuoli hanno preparato le pizze per alcune associazioni di volontariato e di carità che fanno capo ai frati francescani nella città di Napoli. Le pizze sono state consegnate ai poveri e bisognosi, tramite l’Associazione ‘La Locomotiva’, che opera presso il Convento dei frati francescani ‘La Palma’, nel Rione Sanità, che ospita circa ottanta senza fissa dimora, il gruppo di volontari della carità che fa capo ai frati del Convento di San Pietro ad Aram a Corso Umberto I, che si prende cura dei poveri alla Stazione centrale di Piazza Garibaldi, e gli operatori Caritas che si prendono cura delle famiglie povere del quartiere San Giuseppe nella zona del Monastero di Santa Chiara.

Un appuntamento che quest’anno rinuncia ai momenti di divertimento e svago per concentrarsi proprio sul rito propiziatorio per l’anno nuovo, sul fuoco che può sconfiggere la malattia e restituire, al contempo, serenità ai pizzaiuoli, spiega il Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù.

Presente anche l’assessore comunale Rosaria Galiero.