Giubileo, il Cardinale Battaglia apre la Porta Santa a Napoli
Una croce realizzata con il legno della barche dei migranti, simbolo di attenzione alla marginalità sociale e ai più deboli. L’ha portata in processione l’Arcivescovo di Naoli, don Mimmo Battaglia, che ha aperto la Porta Santa nel Duomo. Il messaggio della Chisesa di Napoli pasa per la fede, la speranza, la conversione e l’impegno al fianco di chi soffre. Un cammino giubilare che si è aperto con una processione partita dalla vicina chiesa dei Santi Apostoli. Processione aperta simbolicamente, come detto, con la ‘croce di Lampedusa’.
“Una croce di legno e sale – ha sottolineato Battaglia – che racconta le storie di chi ha attraversato il mare cercando vita e trovando troppo spesso morte. È una croce che porta dentro tutte le croci: quelle degli abbandonati, dei feriti, di chi cerca un domani ma vive un oggi faticoso, denso di ferite e dolori. Questa croce non è solo un segno: è un ponte, un faro, una promessa”.
Alla celebrazione anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e il Prefetto, Michele Di Bari, che hanno testimoniato l’impegno della città e del Governo per questo momento dall’alto valore religioso. (Interviste nel video allegato)
Il Giubileo “è il tempo in cui dobbiamo consentire a Dio di fasciare le nostre ferite, per fare altrettanto con coloro che incontriamo – ha aggiunto Battaglia -. È il tempo in cui il povero, l’emarginato, il peccatore trovano il riscatto della propria dignità. È il tempo in cui le catene dell’ingiustizia, della violenza, della corruzione attraverso di noi possono spezzarsi”. Fede, per il cardinale Battaglia, “è riconoscere il dolore del mondo e trasformarlo in amore, in accoglienza, in un futuro che abbraccia tutti senza lasciare ai margini nessuno”. E il Giubileo “è il tempo in cui tu, Chiesa di Napoli devi alzarti e camminare, diventando strumento di liberazione per chi vive oppresso”.